Strasburgo, 3 marzo 2010 – Il Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d’Europa ha dichiarato ricevibile il reclamo Housing Rights and Evictions (COHRE) c, Italia (n. 58/2009) (disponibile in versione inglese e francese). Con tale reclamo si denuncia la violazione da parte dello Stato italiano degli articoli 16 (diritto della famiglia a una protezione sociale, giuridica ed economica), 19 (diritto dei lavoratori migranti e delle loro famiglie alla protezione e all’assistenza), 30 (diritto alla protezione contro la povertà e l’esclusione sociale) e 31 (diritto all’alloggio), articoli invocati autonomamente o combinati con la clausola di non discriminazione contenuta nell’articolo E della Carta sociale.
Il COHRE ha denunciato la situazione dei Rom e dei Sinti in Italia, ponendo l’attenzione sulla normativa d’urgenza e sulle politiche nazionali che discriminano e violano diversi articoli della Carta sociale europea. Il COHRE ha posto l’accento sulla situazione di segregazione in cui versano i Rom e i Sinti e sul fatto che le misure di sicurezza adottate dall’Italia a partire dal maggio 2008, pur riferendosi genericamente ai “nomadi”, hanno alimentato una propaganda razzista e xenofoba nei confronti dei Rom e dei Sinti. Ciò ha portato ad una mancanza di protezione e di assistenza a favore di tali popolazioni.