Libertà di espressione, condizione essenziale in una società democratica
Strasburgo, 13 giugno 2009 – Nei giorni scorsi si è accesso in Italia un dibattito sulla disegno di legge sulle intercettazioni. Oggi il Presidente della Repubblica, intervenendo al vertice informale multilaterale dei Capi di Stato “Uniti per l’Europa”* ha affermato che “non possiamo aver dubbi sull’importanza fondamentale dei principi che devono presiedere all’attività di informazione dei nostri paesi”.
In proposito, vorrei ricordare che per mantenere un regime politico effettivamente democratico e rispettoso dei diritti fondamentali su cui esso si fonda, la libertà di espressione svolge un ruolo essenziale di protezione degli altri diritti enunciati nella Convenzione.
Il carattere fondamentale della libertà di espressione è stato ben evidenziato dalla CEDU nel caso Handyside c. Regno Unito, sentenza del 7 dicembre 1976, dove si afferma che: “La libertà di espressione costituisce una delle fondamenta essenziali di tale società [democratica], una delle condizioni sostanziali per il suo progresso e per lo sviluppo di ogni uomo. Sotto riserva del paragrafo 2 dell’articolo 10, vale non solo per le “informazioni” o “idee” che sono favorevolmente accolte o considerate inoffensive o indifferenti, ma anche per quelle che offendono, scuotono o disturbano lo Stato o qualunque settore della popolazione. Cosi richiedono il pluralismo, la tolleranza e lo spirito di apertura, senza i quali non esiste una “società democratica.” E’ importante pertanto, sempre secondo la CEDU, che “ogni formalità, condizione, restrizione o sanzione imposta in materia deve essere proporzionata allo scopo legittimo perseguito.”(§ 49)
*Chi volesse sentire per intero l’intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano può ascoltarlo andando al seguente indirizzo: http://www.radioradicale.it/scheda/281326?format=32