Nella crisi Ucraina anche la Corte europea dei diritti dell’Uomo interviene, imponendo alla Russia di astenersi dal compiere atti che possano violare i diritti umani

Crimea-russaStrasburgo, 17 marzo 2014 – Con ricorso interstatale introdotto il 13 marzo 2014 nei confronti della Russia ai sensi dell’articolo 33 della Convenzione (n. 20958/14), l’Ucraina ha chiesto alla C.E.D.U. di adottare le misure provvisorie previste dall’articolo 39 del Regolamento al fine di scongiurare che la Russia occupi i propri territori.

La C.E.D.U. ha quindi emesso in urgenza il provvedimento invocato, imponendo alla Russia di astenersi dall’adottare tutte quelle misure – in particolare quelle a carattere militare – che possano costituire una grave minaccia alla vita e alla salute della popolazione civile ucraina. La C.E.D.U. ha richiamato gli articoli 2 (diritto alla vita) e 3 (divieto di trattamenti inumani e degradanti) della Convenzione.

La C.E.D.U. ha inoltre sollecitato le Parti contraenti a tenerla informarla riguardo alle misure che adotteranno per assicurare il pieno rispetto della Convenzione.

Riforma della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo: Il Presidente della Corte europea dei diritti dell’Uomo, Jean-Paul Cost, è ottimista

Strasburgo, 29 gennaio 2010 – Durante l’annuale conferenza stampa, tenutasi ieri 28 gennaio, il Presidente della Corte europea dei diritti dell’Uomo Jean-Paul Costa ha elencato tre ragioni per essere ottimisti sul futuro di questo organismo internazionale: l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona che permette all’Unione europea di aderire alla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, il voto del parlamento russo che ha portato alla ratifica del Protocollo n. 14 alla Convenzione, e lo svolgimento di una conferenza dedicata al futuro della Corte, che si terrà nel mese di febbraio a Interlaken (Svizzera).

Il Protocollo 14 alla Convenzione europea dei diritti dell’Uomo è stato approvato dalla Russia, entrerà in vigore tra tre mesi

Strasburgo, 15 gennaio 2010 – La Duma ha approvato la ratifica del Protocollo 14 alla Convenzione europea dei diritti dell’Uomo. Il Protocollo entra quindi in vigore a breve e questo permetterà alla CEDU di risolvere il ritardo nel trattamento dei ricorsi pendenti. Il Segretario Generale del Consiglio d’Europa ha accolto con favore la notizia, auspicando che con tale strumento la CEDU possa essere più efficace ed incisiva nella difesa dei diritti fondamentali.

Per reperire il testo del Protocollo n. 14 nelle lingue ufficiali, francese e inglese, cliccare qui.