Le politiche migratorie europee sono discriminatorie nei confronti dei rom
Strasburgo, 27 febbrai 2010 – Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Thomas Hammarberg ha affermato nel suo ultimo punto di vista che “I governi europei non offrono ai migranti rom lo stesso trattamento riservato agli altri migranti che hanno uguale bisogno di protezione. I migranti rom vengono rimpatriati con la forza in paesi dove sono esposti alla violazione dei loro diritti umani’’.
Il Commissario ha fatto presente che, se si effettua un confronto con gli altri cittadini europei, le direttive adottate dall’Ue incidono in maniera diversa sul popolo rom. “Rispetto a qualsiasi altro gruppo individuabile, gli effetti delle misure di tutela dettate dalla direttiva sulla libertà di circolazione vengono meno per quanto riguarda i rom. Le espulsioni di cittadini rom sono spesso state eseguite contravvenendo alle norme di diritto comunitario. In altri casi, si è proceduto alla distruzione delle loro abitazioni per convincerli a partire “volontariamente”.
Il Commissario Hammarberg ha ribadito inoltre che costringere le famiglie rom a spostarsi da un paese all’altro è disumano. Tale pratica è ingiusta soprattutto per i bambini, molti dei quali devono lasciare i paesi in cui sono nati e cresciuti. In aggiunta, in diversi casi, le espulsioni tra gli Stati dell’Ue non sono andate a buon fine, poiché i rom in quanto cittadini europei, si avvalgono del loro diritto di muoversi liberamente tra i paesi dell’Unione.
“Gli Stati che attualmente spendono somme considerevoli per rimpatriare i rom nei paesi di origine, farebbero miglior utilizzo di questo denaro finanziando le misure d’integrazione sociale di queste persone”, ha concluso il Commissario.
I punti di vista sono disponibili sul sito Internet del Commissario, www.commissioner.coe.int”.