I casi SAVINO c. Italia, PERSICHETTI c. Italia e BORGO E ALTRI c. Italia
Strasburgo, 1 dicembre 2008 – Domani 2 dicembre si terrà un’udienza pubblica davanti alla CEDU dove verranno trattati tre ricorsi, Savino c. Italia (n° 17214/05), Persichetti c. Italia (n° 20329/05) e Borgo e altri c. Italia (n° 42113/04).
Nei primi due ricorsi i ricorrenti, impiegati presso la Camera dei Deputati, non avendo ottenuto delle indennità lavorative, adirono le vie di ricorso previste per il riconoscimento dei loro diritti. Venne quindi adita la Commissione giurisdizionale per il personale della Camera dei Deputati, poi la Sezione giurisdizionale dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati.
Nel terzo ricorso i ricorrenti domandarono di partecipare ad un concorso per commessi parlamentari, venendo selezionati e quindi ammessi. Tuttavia i loro nominativi non vennero indicati nella lista delle persone che avevano superato le prove scritte. Per questo motivo adirono a loro volta le vie di ricorso interne. Si rivolsero alla Commissione giurisdizionale per il personale della Camera dei Deputati e in seguito fu adita la Sezione giurisdizionale dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati e infine la Corte di Cassazione.
Tutti i ricorrenti si lamentano di non aver avuto accesso a un tribunale ai sensi dell’articolo 6 § 1 della Convenzione (diritto ad un processo equo). Sostengono infatti che la Commissione e la Sezione giurisdizionale per il personale della Camera dei Deputati non possono essere considerate come tribunali secondo la legge, non avendo l’indipendenza e l’imparzialità richieste dalla Convenzione.
La sentenza verrà resa successivamente. A breve sarà disponibile la trasmissione dell’udienza.