Strasburgo 24 febbraio 2009 – Oggi la CEDU ha deciso nel caso di BEN KHEMAIS c. Italia (ricorso n 246/07). Con la sentenza odierna la CEDU condanna l’Italia per la violazione dell’articolo 3 (divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti) e 34 (diritto di presentare un ricorso davanti alla CEDU) della Convenzione.
Si ricorda che in questa vicenda il ricorrente, cittadino tunisino, raggiunto da un provvedimento di espulsione emesso nei suoi confronti dalle autorità italiane, aveva chiesto alla CEDU il suo intervento per sospendere tale provvedimento in via d’urgenza ai sensi dell’art. 39 del regolamento. La CEDU, nel marzo 2007, aveva quindi invitato le autorità italiane a sospendere la procedura di espulsione del ricorrente, sussistendone i requisiti. Nonostante ciò, nel giugno 2008, le autorità italiane espellevano il ricorrente verso la Tunisia. Attualmente il ricorrente è detenuto in Tunisia.
Ora la CEDU condanna l’Italia per violazione dell’articolo 3 della Convenzione per aver eseguito l’espulsione, ma non solo. La CEDU condanna l’Italia anche per la violazione dell’art. 34 della Convenzione, non essendosi uniformata alle misure provvisorie indicate ai sensi dell’art. 39 del Regolamento. Cosi facendo, l’Italia non ha rispettato l’impegno di non ostacolare in nessun modo l’esercizio efficace di presentare ricorso davanti a questa istanza internazionale.