36 Stati su 47 non rispettano le sentenze della CEDU

Strasburgo, 13 settembre 2009 – Secondo quanto affermato da Christos Pourgourides, relatore della Commissione Affari Legali dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), riunita a Parigi l’11 settembre, è ”estremamente preoccupante” che, sui 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, 36 non rispettino integralmente, ed entro un termine ragionevole, le sentenze pronunciate dalla CEDU, in teoria vincolanti.

L’esecuzione delle sentenze impone normalmente allo Stato di corrispondere alla vittima i danni subiti e stabiliti dalla CEDU e, se del caso, a modificare le leggi o la prassi interne per evitare il ripetersi della violazione accertata.

Christos Pourgourides ha presentato una lista delle sentenze in attesa di esecuzione. Questa lista è stata redatta tenendo in considerazione due criteri, ossia quello di indicare le sentenze che non sono state integralmente eseguite dopo cinque anni dalla loro pronuncia e quello di tener presente le sentenze che mettono in luce importanti problemi strutturali del sistema interno.

Anche l’Italia fa parte del gruppo di Stati che non rispettano integralmente le sentenze emesse dalla CEDU. Nel rapporto [AS/Jur (2009) 36 del 31 agosto 2009] e nella lista aggiornata [AS/Jur (2009) 36 Addendum del 31 agosto 2009] potrete trovare tutte le informazioni utili riguardo all’Italia.

Segnalo infine anche un documento redatto dalla Direzione di monitoraggio del Consiglio d’Europa e relativo alle sentenze emesse nei confronti dell’Italia in corso di esecuzione.