La Costituzione italiana e la proposta di riforma: il commento del costituzionalista Gustavo Zagrebelsky

Strasburgo, 12 dicembre 2008 – Una nuova proposta di revisione costituzionale è stata lanciata in questi giorni dall’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri italiano.

Su questo tema interviente il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, in un’intervista apparsa oggi on-line su www.repubblica.it.

Penso che le considerazioni e le valutazioni espresse da Gustavo Zagrebelsky siano ampiamente condivisibili. La nostra Carta costituzionale è infatti lo strumento per eccellenza a garanzia dei valori democratici, ideata per tutelare i diritti fondamentali di tutti i cittadini.

La sua modifica, cosi come prospettata, stravolge questa sua alta funzione. Difatti, l’ampia maggioranza richiesta dalla Carta costituzionale, ideata per dare voce anche all’opposizione, è ora ampiamente rappresentata dall’attuale maggioranza politica di governo e questo a causa delle recenti riforme apportate al sistema elettorale.

Ma se l’opposizione politica, pur rappresentata in Parlamento, perde la sua fisiolgica funzione istituzionale di controllo, allora sarà la democrazia stessa a farne le spese.

La firma della Costituzione italiana nel 1948