Strasburgo, 25 novembre 2010 – Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In Italia, secondo una ricerca condotta dalla Casa delle donne, negli ultimi anni si è registrato un costante aumento di omicidi nei confronti delle donne: 101 nel 2006, 107 nel 2007, 112 nel 2008 e 119 nel 2009. Nel 2010, ad oggi, sono 115 le donne uccise in Italia da parte degli uomini.
L’allarme riguarda soprattutto la violenza domestica: nello scorso anno i responsabili degli omicidi sono stati mariti per il 36% dei casi, conviventi o partner per il 18%, ex compagni per il 9% e parenti per il 13%.
La ricerca evidenzia inoltre che nel 2009 le donne uccise sono di nazionalità italiana per il 70,8% dei casi e che i loro assassini sono italiani per il 76%.
A questo si deve aggiungere che l’associazione D.i.Re. (Donne in rete contro la violenza) ha denunciato che in Italia, attualmente, i centri antiviolenza chiudono l’uno dopo l’altro “strangolati dai tagli della Finanziaria e dall’ostilità degli Enti locali”.
Sempre secondo l’associazione D.i.Re. in Italia esiste un’inadeguatezza numerica delle strutture di accoglienza rispetto al bisogno generato dal fenomeno.
Contro la violenza sulle donne la CEDU ha emesso sentenze molto interessanti, come nel caso Opuz c. Turchia, un caso di violenza domestica, nel caso M.C. c. Bulgaria, un caso di violenza sessuale e nel caso Y.F. c. Turchia, un caso sull’integrità fisica.